Worktainment: l’importanza dell’inatteso
L’inatteso nel nostro lavoro può sollecitare diverse reazioni. Se è un inatteso negativo come ad esempio una perdita o un cliente che non è soddisfatto ci produce una sensazione negativa e se ripetuto nel tempo ci può demotivare. Ma quando l’inatteso si associa a qualcosa di piacevole e con conseguenze positive diventa uno strumento fortissimo per coinvolgere e rendere ingaggiate le persone.
Viviamo molte giornate di routine in ogni lavoro. Alcuni lavori in realtà sono quasi sempre ripetitivi. Mi ricordo ad esempio un’infelice battuta di una assistente di volo che si lamentava del fatto di non aver mai avuto un infarto a bordo e quindi di non aver mai potuto sperimentare dal vivo le proprie competenze di primo soccorso. Quindi anche lavori cui associamo proprietà positive possono risultare logoranti e di routine.
La routine toglie entusiasmo e a volte può fare abbassare le soglie di attenzione producendo errori.
Ecco un’altra ragione per investire nel worktainment. Dobbiamo valorizzare l’ambiente di lavoro scegliendo un’architettura degli uffici e perché no anche della fabbrica che sia inaspettata, che cambi e che produca sorprese nell’interazione. Un bell’esempio è la fabbrica di un’azienda italiana di arredamento, la Lago che ha costruito un edificio con ampie vetrate che consentono a chi lavora di godere della luce naturale e di avere una vista che spazia verso l’orizzonte.
Anche i colori nei mobili e negli accessori possono avere un impatto positivo sulle persone al lavoro. Non siamo fatti per abitare spazi grigi.
E se non possiamo modificare le strutture? beh, l’inatteso si può creare, non c’è limite alla fantasia. Possiamo organizzare un evento culturale come si fa in Zambon che ha accanto agli uffici una biblioteca e un pianoforte dove a volte si invitano pianisti ad esibirsi. Oppure invitare qualche personaggio sportivo se può piacere ai nostri collaboratori. Ancora, possiamo semplicemente fare loro delle sorprese o invitare tutti un giorno qualunque a presentarti vestiti in modo diverso e bizzarro. Il lavoro è una cosa seria, ma si può essere seri e professionali anche divertendosi a stare assieme. Dopo molti mesi di isolamento, può essere un buon modo per far ripartire lo spirito di squadra.
Luca Solari
Founder di OrgTech, Professore Ordinario Organizzazione Aziendale e Innovazione & Direttore della Scuola di Giornalismo Università Statale di Milano
OrgTech è una società di consulenza che si occupa di trasformazione organizzativa basata sull’innovazione e sulla people-centricity come base per lo sviluppo sostenibile aziendale.
Worktainment: l’importanza dell’inatteso
L’inatteso nel nostro lavoro può sollecitare diverse reazioni. Se è un inatteso negativo come ad esempio una perdita o un cliente che non è soddisfatto ci produce una sensazione negativa e se ripetuto nel tempo ci può demotivare. Ma quando l’inatteso si associa a qualcosa di piacevole e con conseguenze positive diventa uno strumento fortissimo per coinvolgere e rendere ingaggiate le persone.
Viviamo molte giornate di routine in ogni lavoro. Alcuni lavori in realtà sono quasi sempre ripetitivi. Mi ricordo ad esempio un’infelice battuta di una assistente di volo che si lamentava del fatto di non aver mai avuto un infarto a bordo e quindi di non aver mai potuto sperimentare dal vivo le proprie competenze di primo soccorso. Quindi anche lavori cui associamo proprietà positive possono risultare logoranti e di routine.
La routine toglie entusiasmo e a volte può fare abbassare le soglie di attenzione producendo errori.
Ecco un’altra ragione per investire nel worktainment. Dobbiamo valorizzare l’ambiente di lavoro scegliendo un’architettura degli uffici e perché no anche della fabbrica che sia inaspettata, che cambi e che produca sorprese nell’interazione. Un bell’esempio è la fabbrica di un’azienda italiana di arredamento, la Lago che ha costruito un edificio con ampie vetrate che consentono a chi lavora di godere della luce naturale e di avere una vista che spazia verso l’orizzonte.
Anche i colori nei mobili e negli accessori possono avere un impatto positivo sulle persone al lavoro. Non siamo fatti per abitare spazi grigi.
E se non possiamo modificare le strutture? beh, l’inatteso si può creare, non c’è limite alla fantasia. Possiamo organizzare un evento culturale come si fa in Zambon che ha accanto agli uffici una biblioteca e un pianoforte dove a volte si invitano pianisti ad esibirsi. Oppure invitare qualche personaggio sportivo se può piacere ai nostri collaboratori. Ancora, possiamo semplicemente fare loro delle sorprese o invitare tutti un giorno qualunque a presentarti vestiti in modo diverso e bizzarro. Il lavoro è una cosa seria, ma si può essere seri e professionali anche divertendosi a stare assieme. Dopo molti mesi di isolamento, può essere un buon modo per far ripartire lo spirito di squadra.
Luca Solari
Founder di OrgTech, Professore Ordinario Organizzazione Aziendale e Innovazione & Direttore della Scuola di Giornalismo Università Statale di Milano
OrgTech è una società di consulenza che si occupa di trasformazione organizzativa basata sull’innovazione e sulla people-centricity come base per lo sviluppo sostenibile aziendale.