La trasformazione del processo di recruiting
L’attuale pandemia Covid-19 ha cambiato la gestione del processo di ricerca e selezione, che può essere automatizzato e ottimizzato grazie al contributo dell’intelligenza artificiale.
È passato ormai un anno dall’inizio della pandemia, che ha radicalmente trasformato il processo di recruiting, diventato ormai sempre più complesso per vari motivi:
- tutto deve essere digitalizzato, a cominciare dai colloqui
- sono aumentate le candidature e i dati raccolti
- il remote working aumenta la “war for talent”
- è necessario avere delle procedure per ogni fase, compreso l’on-boarding
- vanno verificate le competenze e le motivazioni dei candidati
Vi è, quindi, la necessità che questo processo di ricerca e selezione di nuovi candidati diventi:
Più Veloce Più Accurato Meno costoso
In questo contesto, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale può essere la scelta ottimale per permettere ai recruiter di concentrarsi sugli aspetti più strategici e aumentare la relazione con i candidati per identificare le competenze, le aspettative, le motivazioni e l’atteggiamento.
Attualmente le tecniche di IA sono impiegate per effettuare screening di CV e supportare l’individuazione di skill adatte a svolgere determinati compiti. L’Intelligenza Artificiale può essere considerata un valido alleato per i recruiter, perché può analizzare un testo scritto, evidenziando le capacità dell’autore.
Quali sono i principali vantaggi dell’utilizzo dell’intelligenza Artificiale nel recruiting?
- Migliora la Candidate Experience
- Aiuta a identificare i migliori candidati
- Riduce tempo e costi di assunzione
- Trasforma i candidati passivi in candidati sempre attivi
- Aiuta a raccogliere più dati e fornisce i migliori analytics
- Migliora il job matching
- Aumenta la completion rate delle candidature
- Invia feedback automatici ai candidati
- Riduce i bias e aumenta l’oggettività e la diversità
Anche se è indubbio che le macchine riusciranno a svolgere sempre più compiti, tuttavia per quanto la tecnologia possa essere spinta, non può vivere senza il supporto umano, facciamo alcuni esempi:
- una valutazione umana è imprescindibile, quella della macchina è solo per la fase di screening
- l’IA non è in grado di “dialogare” con un candidato e non sempre è in grado di fornire risposte adeguate
L’IA può essere, quindi, un recruiter virtuale che si occupa di gestire grandi quantità di dati e automatizzare i task ripetitivi e a basso valore aggiunto, lasciando ai recruiter il compito di usare la conoscenza del settore per prendere le decisioni e mantenere umana la selezione.
La trasformazione del processo di recruiting
L’attuale pandemia Covid-19 ha cambiato la gestione del processo di ricerca e selezione, che può essere automatizzato e ottimizzato grazie al contributo dell’intelligenza artificiale.
È passato ormai un anno dall’inizio della pandemia, che ha radicalmente trasformato il processo di recruiting, diventato ormai sempre più complesso per vari motivi:
- tutto deve essere digitalizzato, a cominciare dai colloqui
- sono aumentate le candidature e i dati raccolti
- il remote working aumenta la “war for talent”
- è necessario avere delle procedure per ogni fase, compreso l’on-boarding
- vanno verificate le competenze e le motivazioni dei candidati
Vi è, quindi, la necessità che questo processo di ricerca e selezione di nuovi candidati diventi:
Più Veloce Più Accurato Meno costoso
In questo contesto, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale può essere la scelta ottimale per permettere ai recruiter di concentrarsi sugli aspetti più strategici e aumentare la relazione con i candidati per identificare le competenze, le aspettative, le motivazioni e l’atteggiamento.
Attualmente le tecniche di IA sono impiegate per effettuare screening di CV e supportare l’individuazione di skill adatte a svolgere determinati compiti. L’Intelligenza Artificiale può essere considerata un valido alleato per i recruiter, perché può analizzare un testo scritto, evidenziando le capacità dell’autore.
Quali sono i principali vantaggi dell’utilizzo dell’intelligenza Artificiale nel recruiting?
- Migliora la Candidate Experience
- Aiuta a identificare i migliori candidati
- Riduce tempo e costi di assunzione
- Trasforma i candidati passivi in candidati sempre attivi
- Aiuta a raccogliere più dati e fornisce i migliori analytics
- Migliora il job matching
- Aumenta la completion rate delle candidature
- Invia feedback automatici ai candidati
- Riduce i bias e aumenta l’oggettività e la diversità
Anche se è indubbio che le macchine riusciranno a svolgere sempre più compiti, tuttavia per quanto la tecnologia possa essere spinta, non può vivere senza il supporto umano, facciamo alcuni esempi:
- una valutazione umana è imprescindibile, quella della macchina è solo per la fase di screening
- l’IA non è in grado di “dialogare” con un candidato e non sempre è in grado di fornire risposte adeguate
L’IA può essere, quindi, un recruiter virtuale che si occupa di gestire grandi quantità di dati e automatizzare i task ripetitivi e a basso valore aggiunto, lasciando ai recruiter il compito di usare la conoscenza del settore per prendere le decisioni e mantenere umana la selezione.