Cos’è l’Intelligenza Artificiale?
La tecnologia nasce per svolgere dei lavori a scarso valore aggiunto per l’uomo con lo scopo di lasciare più tempo a chi fa selezione per dedicarsi ad azioni e valutazioni più importanti. Sfatiamo le fake news nate nei confronti dell’AI.
Arca24 è tra le prime software house ad aver realizzato un’intelligenza artificiale specifica per il mondo delle risorse umane. Cercheremo quindi di presentarvela al meglio e di sfatare i falsi miti che cercano di “renderla cattiva”.
Cos’é l’Intelligenza Artificiale?
È un software, una macchina che svolge azioni, che ci aiuta a processare dei dati umanamente impossibili da gestire o perché sono troppi o troppo complicati.
Perché nasce?
È una tecnologia che nasce per rispondere ad un problema: il big data management, cioè l’esistenza in differenti campi (es. medicale, risorse umane, ecc.) di una quantità di dati da gestire, che non può essere organizzata se non tramite una tecnologia.
Per farlo, la tecnologia è in continuo dividere, quindi ha un punto di partenza, ma è in continua ad evolversi.
Per comprendere appieno la tecnologia e non cadere in falsi stereotipi, è fondamentale parametrizzare le aspettative che abbiamo nei suoi confronti…
Diatriba tra essere umano e AI
Il software svolge delle azioni, non delle valutazioni. L’AI non è in grado di fare tutto, ma solo svolge i compiti a scarso valore aggiunto.
Non è in sovrapposizione con in lavoro umano ma, legge dati e prepara un semi lavorato per velocizzare il lavoro di chi poi dovrà valutare e prendere decisioni.
Non esiste alcuna competizione tra uomo e AI, questa in realtà è solo un software, una macchina progettata dall’uomo, che svolge azioni che per essere umano sono complicate e faticosa.
L’AI non può sostituire l’uomo o rubargli il posto di lavoro, non è buona o cattiva, perché stiamo parlando di software. Dobbiamo solo parametrizzate le nostre aspettative nei confronti di questa tecnologia, eliminare le paure ingiustificate e sfruttare invece in nostro favore il binomio uomo-macchina.
Fake news nei confronti dell’AI
Nell’ambito delle risorse umane aleggiano diverse fake news riguardanti l’AI:
“L’AI valuta i CV”
“Bisogna scrivere il CV in base a come lo vuole la macchina”
“Devo scrivere il CV in un certo modo, se no viene direttamente scartato dall’ATS”
Tutti questi in realtà sono falsi stereotipi che creano solo un’inutile paura verso la tecnologia.
Perché questo accade?
Perché arrabbiarsi con la macchina è facile, è un’entità che non rispondere ma, in realtà non è la macchina a essere cattiva, ma è l’essere umano che non riuscendo a comprenderla fino in fondo, si creano della paure nei suoi confronti.
L’unica verità è che la tecnologia serve solo per rendere meno complicato il lavoro sia del recruiter che del candidato. Possiamo definire l’IA come un moderatore tra linguaggio del recruiter e del candidato.
Cos’è l’Intelligenza Artificiale?
La tecnologia nasce per svolgere dei lavori a scarso valore aggiunto per l’uomo con lo scopo di lasciare più tempo a chi fa selezione per dedicarsi ad azioni e valutazioni più importanti. Sfatiamo le fake news nate nei confronti dell’AI.
Arca24 è tra le prime software house ad aver realizzato un’intelligenza artificiale specifica per il mondo delle risorse umane. Cercheremo quindi di presentarvela al meglio e di sfatare i falsi miti che cercano di “renderla cattiva”.
Cos’é l’Intelligenza Artificiale?
È un software, una macchina che svolge azioni, che ci aiuta a processare dei dati umanamente impossibili da gestire o perché sono troppi o troppo complicati.
Perché nasce?
È una tecnologia che nasce per rispondere ad un problema: il big data management, cioè l’esistenza in differenti campi (es. medicale, risorse umane, ecc.) di una quantità di dati da gestire, che non può essere organizzata se non tramite una tecnologia.
Per farlo, la tecnologia è in continuo dividere, quindi ha un punto di partenza, ma è in continua ad evolversi.
Per comprendere appieno la tecnologia e non cadere in falsi stereotipi, è fondamentale parametrizzare le aspettative che abbiamo nei suoi confronti…
Diatriba tra essere umano e AI
Il software svolge delle azioni, non delle valutazioni. L’AI non è in grado di fare tutto, ma solo svolge i compiti a scarso valore aggiunto.
Non è in sovrapposizione con in lavoro umano ma, legge dati e prepara un semi lavorato per velocizzare il lavoro di chi poi dovrà valutare e prendere decisioni.
Non esiste alcuna competizione tra uomo e AI, questa in realtà è solo un software, una macchina progettata dall’uomo, che svolge azioni che per essere umano sono complicate e faticosa.
L’AI non può sostituire l’uomo o rubargli il posto di lavoro, non è buona o cattiva, perché stiamo parlando di software. Dobbiamo solo parametrizzate le nostre aspettative nei confronti di questa tecnologia, eliminare le paure ingiustificate e sfruttare invece in nostro favore il binomio uomo-macchina.
Fake news nei confronti dell’AI
Nell’ambito delle risorse umane aleggiano diverse fake news riguardanti l’AI:
“L’AI valuta i CV”
“Bisogna scrivere il CV in base a come lo vuole la macchina”
“Devo scrivere il CV in un certo modo, se no viene direttamente scartato dall’ATS”
Tutti questi in realtà sono falsi stereotipi che creano solo un’inutile paura verso la tecnologia.
Perché questo accade?
Perché arrabbiarsi con la macchina è facile, è un’entità che non rispondere ma, in realtà non è la macchina a essere cattiva, ma è l’essere umano che non riuscendo a comprenderla fino in fondo, si creano della paure nei suoi confronti.
L’unica verità è che la tecnologia serve solo per rendere meno complicato il lavoro sia del recruiter che del candidato. Possiamo definire l’IA come un moderatore tra linguaggio del recruiter e del candidato.