Come condurre un audit delle competenze nella vostra organizzazione
Giovanna Benedettelli – FuturingYOU, HR Business Advisory.
La verifica delle competenze nella vostra organizzazione come pure della necessità di acquisirne di nuove è un momento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi, anche e soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti del modo di lavorare e della struttura delle aziende.
L’AUDIT delle COMPETENZE valuta le capacità dei dipendenti e le loro potenzialità di crescita, identificando eventuali lacune di conoscenze e strumenti di miglioramento delle stesse.
L’audit consente a livello organizzativo di costruire una mappatura delle aree di forza e di debolezza della forza lavoro esistente con l’obiettivo di migliorarne le capacità operative.
Solitamente sono gli specialisti delle risorse umane a condurre un AUDIT di questo genere, attraverso l’utilizzo di questionari ed interviste.
Un audit delle competenze è utile anche in caso di ristrutturazioni aziendali. Si pensi per esempio ad una banca che sta adottando una nuova tecnologia che sostituirà l’attività agli sportelli sempre meno utilizzati dalla clientela. Le competenze degli sportellisti non saranno più necessarie. In ogni caso, la banca avrà comunque bisogno di collaboratori con competenze tecnologiche.
Un audit delle competenze può aiutare a valutare quali competenze esistono già e se queste competenze possono risultare rilevanti per altre aree aziendali.
L’audit delle competenze va inteso come un processo continuo, non come un intervento una tantum, poiché le organizzazioni sono in costante evoluzione. Questo strumento dovrebbe essere utilizzato da ogni team HR, poiché consente di allineare gli obiettivi dei singoli collaboratori alla strategia aziendale.
Quali sono i tipi di audit delle competenze?
Sono due: uno per le competenze individuali, l’altro per quelle di team o funzione.
Naturalmente i due audit sono strettamente connessi tra loro.
Quando è necessario condurre un audit delle competenze?
Nell’arco degli anni, mediamente tra due e cinque, i team non sono più gli stessi. Le uscite e le nuove assunzioni determinano nuove competenze o nuove esigenze. È quindi ideale condurre un audit delle competenze quando:
- si crea una nuova posizione
- un collaboratore cambia funzione
- un dipendente cambia ruolo
- un nuovo progetto necessita di competenze speciali
- durante il processo di valutazione del personale
La verifica dello sviluppo dei dipendenti rappresenta un audit delle competenze; ha l’obiettivo di valutare se un collaboratore sta raggiungendo o meno le aspettative aziendali o se le sta superando. Oggi con l’utilizzo delle nuove tecnologie è possibile sintetizzare e disporre di dati di un audit in modo estremamente agile.
Perché le organizzazioni conducono audit delle competenze?
- Per conoscere le competenze a disposizione dell’organizzazione
- Per identificare i gap di competenze: oltre l’80% delle aziende riconosce di trovarsi in questa situazione e lo sarà anche nei prossimi anni
- In previsione delle esigenze future
- Al fine di strutturare iniziative di re-skilling e up-skilling dei dipendenti in modo mirato
- Per rendere le assunzioni più efficaci
- Per operare in modo efficace nei propri mercati di riferimento e soddisfare le esigenze dei propri clienti
- Allineare gli obiettivi individuali e di squadra
Negli ultimi anni, le organizzazioni hanno assistito a una rapida evoluzione del contesto aziendale, che ha fatto sì che competenze un tempo rilevanti diventassero obsolete o non essenziali.
Un audit delle competenze consentirà di identificare le nuove competenze richieste e di fornire la formazione necessaria per aggiornare le persone in linea con le esigenze del mercato.
“Il successo risiede nell’avere proprio quelle competenze richieste in quell’istante”.
Henry Ford
Giovanna Benedettelli
HR Business Advisor
Come condurre un audit delle competenze nella vostra organizzazione
Giovanna Benedettelli – FuturingYOU, HR Business Advisory.
La verifica delle competenze nella vostra organizzazione come pure della necessità di acquisirne di nuove è un momento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi, anche e soprattutto alla luce dei recenti cambiamenti del modo di lavorare e della struttura delle aziende.
L’AUDIT delle COMPETENZE valuta le capacità dei dipendenti e le loro potenzialità di crescita, identificando eventuali lacune di conoscenze e strumenti di miglioramento delle stesse.
L’audit consente a livello organizzativo di costruire una mappatura delle aree di forza e di debolezza della forza lavoro esistente con l’obiettivo di migliorarne le capacità operative.
Solitamente sono gli specialisti delle risorse umane a condurre un AUDIT di questo genere, attraverso l’utilizzo di questionari ed interviste.
Un audit delle competenze è utile anche in caso di ristrutturazioni aziendali. Si pensi per esempio ad una banca che sta adottando una nuova tecnologia che sostituirà l’attività agli sportelli sempre meno utilizzati dalla clientela. Le competenze degli sportellisti non saranno più necessarie. In ogni caso, la banca avrà comunque bisogno di collaboratori con competenze tecnologiche.
Un audit delle competenze può aiutare a valutare quali competenze esistono già e se queste competenze possono risultare rilevanti per altre aree aziendali.
L’audit delle competenze va inteso come un processo continuo, non come un intervento una tantum, poiché le organizzazioni sono in costante evoluzione. Questo strumento dovrebbe essere utilizzato da ogni team HR, poiché consente di allineare gli obiettivi dei singoli collaboratori alla strategia aziendale.
Quali sono i tipi di audit delle competenze?
Sono due: uno per le competenze individuali, l’altro per quelle di team o funzione.
Naturalmente i due audit sono strettamente connessi tra loro.
Quando è necessario condurre un audit delle competenze?
Nell’arco degli anni, mediamente tra due e cinque, i team non sono più gli stessi. Le uscite e le nuove assunzioni determinano nuove competenze o nuove esigenze. È quindi ideale condurre un audit delle competenze quando:
- si crea una nuova posizione
- un collaboratore cambia funzione
- un dipendente cambia ruolo
- un nuovo progetto necessita di competenze speciali
- durante il processo di valutazione del personale
La verifica dello sviluppo dei dipendenti rappresenta un audit delle competenze; ha l’obiettivo di valutare se un collaboratore sta raggiungendo o meno le aspettative aziendali o se le sta superando. Oggi con l’utilizzo delle nuove tecnologie è possibile sintetizzare e disporre di dati di un audit in modo estremamente agile.
Perché le organizzazioni conducono audit delle competenze?
- Per conoscere le competenze a disposizione dell’organizzazione
- Per identificare i gap di competenze: oltre l’80% delle aziende riconosce di trovarsi in questa situazione e lo sarà anche nei prossimi anni
- In previsione delle esigenze future
- Al fine di strutturare iniziative di re-skilling e up-skilling dei dipendenti in modo mirato
- Per rendere le assunzioni più efficaci
- Per operare in modo efficace nei propri mercati di riferimento e soddisfare le esigenze dei propri clienti
- Allineare gli obiettivi individuali e di squadra
Negli ultimi anni, le organizzazioni hanno assistito a una rapida evoluzione del contesto aziendale, che ha fatto sì che competenze un tempo rilevanti diventassero obsolete o non essenziali.
Un audit delle competenze consentirà di identificare le nuove competenze richieste e di fornire la formazione necessaria per aggiornare le persone in linea con le esigenze del mercato.
“Il successo risiede nell’avere proprio quelle competenze richieste in quell’istante”.
Henry Ford
Giovanna Benedettelli
HR Business Advisor